RICICLARE L'ALLUMINIO: L'ITALIA E' PRIMA IN EUROPA!

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RICICLARE L'ALLUMINIO: L'ITALIA E' PRIMA IN EUROPA!

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Pubblicato da Davide L. in alluminio · Giovedì 29 Ago 2024
Tags: finestrealluminioserramentoricicloecologiamateriaprimarecupero

Riciclare l'alluminio: l'Italia è prima in Europa!

riciclo alluminio


Quando si parla di riciclo e di raccolta differenziata teniamo sempre a mente che ogni gesto compiuto dal singolo, anche il più piccolo, si rivela utile. L’impegno che mettiamo nel separare con attenzione i rifiuti e la costanza con cui li conferiamo nei contenitori appropriati contribuiscono in maniera importante a innescare un circolo virtuoso fondamentale per il consolidarsi di un’economia circolare che sia davvero in grado di ridurre la pressione sull'ambiente e di tutelare le materie prime.

 
Lo sa bene CIAL, il Consorzio nato nel 1997 con l’obiettivo di avviare al recupero e al consequenziale riciclo gli imballaggi di alluminio giunti al termine del loro ciclo vitale e provenienti dalla raccolta differenziata effettuata dai singoli Comuni. Una realtà senza fini di lucro che riunisce i protagonisti dell’intera filiera industriale: dai produttori di materia prima ai fabbricanti di imballaggi fino agli utilizzatori finali, ai recuperatori, ai riciclatori. Grazie all'azione combinata di Comuni, operatori ambientali della raccolta e del trattamento dei rifiuti, assieme al ruolo imprescindibile dei cittadini, il Consorzio garantisce risultati da record. Non a caso il sistema italiano di raccolta e recupero dell'alluminio rappresenta un'eccellenza.
 
Con un tasso di riciclo medio, negli ultimi cinque anni, del 70% di imballaggi in alluminio l’Italia non solo ha da tempo raggiunto e superato gli obiettivi al 2030, ma si colloca al primo posto in Europa. Mentre, per le sole lattine per bevande il tasso di riciclo attuale, pari al 91,6% nel 2022, è di gran lunga superiore alla media europea che è attualmente pari al 73%. In pratica: in Italia, rispetto ad un consumo pro capite di 36 lattine anno, ne sono state riciclate 33.

 
Non solo lattine, però. Il nostro Paese ha puntato da anni sulla raccolta e il recupero di tutte le tipologie di packaging in alluminio, non solo su quelle più remunerative e facili da raccogliere, come avviene in altri paesi. Dopo le lattine, che già si raccoglievano in Italia quasi trent'anni fa, con la nascita del Conai le raccolte sono state estese a tutti i principali materiali da imballaggio e a tutte le componenti del packaging. Nel caso dell’alluminio, quindi, oltre alle lattine, anche alle scatolette, alle bombolette, ai tubetti, alle vaschette, al foglio sottile, fino agli accessori più piccoli come tappi, chiusure, blister e capsule da caffè.
 
Risultati straordinari e che ci fanno ben sperare nei progressi costanti dell’economia circolare, se solo guardiamo al fatto che il 75% dell’alluminio da sempre prodotto è tuttora in circolo. Riciclare l’alluminio è fondamentale dal punto di vista ambientale e strategico per l’industria grazie all'enorme beneficio che ne deriva in termini di risparmio energetico. Fare nuovo alluminio partendo dal rottame garantisce, infatti, un risparmio del 95% dell’energia necessaria a produrlo partendo dalla bauxite, il minerale da cui si ricava. Le caratteristiche del metallo, inoltre, riciclo dopo riciclo, in un ciclo senza fine, restano immutate garantendo le migliori performance possibili in tutte le applicazioni in cui trova impiego. L’alluminio è dunque, a tutti gli effetti, un materiale durevole o permanente.

 
Ma non è solo un tema di riciclabilità. Stando ai dati raccolti da CIAL per tracciare la tendenza evolutiva del packaging in alluminio nell'ultimo ventennio, in termini di prevenzione e, quindi, di riduzione di peso e di spessore delle diverse tipologie di imballaggio, è dimostrato, infatti, come le imprese della filiera, attraverso l’eco-progettazione dell’imballo e l’eco-efficienza dei processi produttivi, siano riuscite a risparmiare in media ogni anno circa 5.350 tonnellate di materiale (l’equivalente di 51.000 carrozzerie per auto) per un totale di 107 mila tonnellate, pari a una riduzione complessiva di 936 mila tonnellate di CO2.

 
Sempre con riferimento alla prevenzione va, infine, ricordato che l’alluminio è il materiale che più di qualunque altro offre un’eccellente barriera alla luce, ai batteri, all'aria, ossigeno e al vapore. Va da sé che, quando è utilizzato come packaging alimentare, si rivela un alleato straordinario per la conservazione del prodotto contenuto, minimizzando di conseguenza gli scarti e la produzione di rifiuto organico. Prevenzione, raccolta e riciclo, tutti elementi imprescindibili per favorire e orientare i nuovi modelli di sviluppo socioeconomico della Green Economy.

 


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